Diffrazione e Polarizzazione
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Modulo
per lo studio qualitativo e quantitativo di diffrazione e
interferenza.
Un fascio di luce laser viene
fatto incidere su un supporto girevole dove sono praticate
fenditure singole emultiple. Gli spettri di diffrazione sono
misurati da un sensore diluce ed un sensore di posizione
lineare. Il sensore di luce è un fotodiodo posto su una slitta,
mossa orizzontalmente mediante una manovella, e il sensore di
posizione è costituito da un potenziometro. Un sistema di
acquisizione dati fornisce in tempo reale grafici dell’intensità
luminosa in funzione della posizione.
Un reticolo in trasmissione, di passo noto, consente di misurare
la lunghezza d'onda del laser.
Note le caratteristiche geometriche delle fenditure, e la
distanza tra fenditure e schermo e la lunghezza d'onda
della luce utilizzata, è possibile confrontare gli spettri
acquisiti con i corrispondenti spettri calcolati.
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Esperienze eseguibili:
- fenomeni di diffrazione;
- fenomeni di interferenza;
- fenomeni di polarizzazione
- verifica della legge di Malus
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Modulo per lo studio della polarizzazione
Il banco ottico può essere dotato di una coppia di
polarizzatori lineari allineati, montati su apposito supporto.
Uno di questi polarizzatori, collegato a un sensore di posizione
angolare,può essere ruotato manualmente mediante una manovella,
e consente di misurare l’intensità luminosa della luce emergente
in funzione dell’angolo tra i polarizzatori.
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Materiale in dotazione:
- banco ottico
- sensore diluminosità
- sensore diposizione lineare
- laser a diodo
- alimentatore per laser regolabile
- cavalieri
- schermi
- diaframmi
- fenditure
- cavetti
Opzione per polarizzazione:
- sensore di rotazione
- doppio polarizzatore
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Il
grafico di Figura 1 è stato ottenuto facendo incidere il raggio
laser, con lunghezza d’onda λ= 635 nm, su una fenditura di
larghezza a = 0,04 mm disposta ad una distanza L = 700 mm dal
sensore.
Si può verificare la
relazione che fornisce le distanze dei minimi dal punto centrale
X m=Lnλ / a per
n=1,2,3...
Si
può facilmente misurare il rapporto tra l’intensità dei massimi
secondari e quella del massimo centrale.
Lo spettro di doppia fenditura in
Figura 2 mostra chiaramente la sovrapposizione di due fenomeni
ondulatori: l’interferenza e la diffrazione.
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Figura 1
Figura 2
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Materiale
necessario non indotazione:
Materiale didattico allegato:
- Guida all'esperienza per lo studente
- Manuale per il docente
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